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Privacy GDPR e Droni, Durante il tempo libero e durante le vacanze è divertente utilizzare i droni per effettuare riprese ad effetto ma occorre sempre ricordarsi di rispettare la privacy degli altri e informarsi bene sulle regole previste dall’ENAC per far volare i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto.
In caso di luoghi aperti al pubblico è sempre meglio evitare di invadere spazi personali, principalmente se si fa volare un drone munito di fotocamera per non invadere l’intimità delle persone. La diffusione di riprese realizzate con il drone (sul web, sui social media, in chat) può avvenire solo con il consenso dei soggetti ripresi, fatti salvi particolari usi connessi alla libera manifestazione del pensiero, come quelli a fini giornalistici. Negli altri casi, quando è eccessivamente difficile raccogliere il consenso degli interessati, è possibile diffondere le immagini SOLO se i soggetti ripresi non sono riconoscibili, o perché ripresi da lontano, o perché si sono utilizzati appositi software per oscurare i loro volti. Occorre poi evitare di riprendere e diffondere immagini che contengono dati personali come targhe di macchine, indirizzi di casa, ecc. Le riprese che violano gli spazi privati altrui (casa, giardino domestico) sono invece SEMPRE da evitare, anche perché si potrebbero violare norme penali.
La presenza di un drone che effettua riprese nelle vicinanze può dare la sensazione di essere osservati, inducendo disagio e influenzando il normale comportamento delle persone. E’ quindi buona regola usare questi strumenti senza invadere la sfera personale degli altri, magari anche comunicando preventivamente le proprie intenzioni. Ad esempio, se si vuole far volare un drone per riprendere una festa nel proprio giardino di casa, sarebbe bene prima avvisare i vicini, che hanno il diritto di chiedere di non essere – anche solo inavvertitamente – ripresi nel loro privato. Un’altra buona pratica da seguire è quella di fare in modo che il pilota del drone sia sempre ben visibile, così da non suscitare sospetti o allarme negli altri.
Un’altra cosa assolutamente da evitare è l’utilizzo dei droni per ascoltare volontariamente conversazioni altrui. Eventuali frammenti di conversazione registrati in modo accidentale possono essere utilizzati (ad esempio, per pubblicare un video online) SOLO se NON rendono riconoscibile il contesto, cioè il contenuto dei discorsi e le persone coinvolte.
Privacy GDPR e Droni, in base a quanto previsto dal nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679), i droni, come tutti i dispositivi elettronici, devono rispettare i principi di privacy by design e privacy by default. Cioè devono essere costruiti e configurati per raccogliere meno dati possibile.
Se è possibile individuare il pilota del drone, si possono chiedere a lui informazioni su come intende utilizzare le riprese ed eventualmente negare il consenso al trattamento dei dati raccolti, specie se sono previste forme di diffusione delle immagini. E nel caso si ritenesse di essere stati vittime di violazioni della propria privacy, ci si può rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali o, in alternativa, all’Autorità giudiziaria.
Per maggiori informazioni visitare il sito del Garante della Privacy
Le informazioni sopra ripotate sono divulgate al solo scopo di sensibilizzazione sull’argomento e variano con il tempo in base al variare delle normative ed in base agli sviluppi tecnologici, è possibile richiedere una consulenza privacy.
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